
Il trapianto di cellule staminali emopoietiche è un trattamento terapeutico che prevede l’infusione di cellule staminali emopoietiche prelevate da un donatore/paziente.
Rappresenta una terapia salvavita consolidata e di grande successo per la cura di numerose e gravi malattie del sangue.
In Europa e in Italia vengono effettuate migliaia di procedure di trapianto ogni anno. I centri trapianto sono regolati da una normativa nazionale sulle modalità di reperimento, trattamento, conservazione e donazione delle cellule staminali emopoietiche e sul loro utilizzo a scopo terapeutico o di trapianto. I programmi trapianto sono periodicamente verificati dalle autorità competenti allo scopo di verificare la corrispondenza ai requisiti di qualità e sicurezza delle attività svolte.
Si rende necessario dunque formare il personale che lavora all’interno di un programma trapianto e quello coinvolto nel percorso ispettivo dei programmi trapianto CSE con lo scopo di identificare ed interpretare la normativa applicabile ai programmi trapianto di cellule staminali emopoietiche, con particolare attenzione alla sua applicabilità.
Obiettivo generale
Al termine del Corso il partecipante sarà in grado di:
Identificare e interpretare la normativa applicabile ai programmi trapianto di cellule staminali emopoietiche, con particolare attenzione alla sua applicabilità
Problema: La verifica
Nella sala riunioni dell’Unità Clinica di un Programma Trapianto di cellule
staminali emopoietiche (CSE) dell’Ospedale di Polline, il direttore del
Programma trapianti, il Dottor Modi, ha appena fatto accomodare il team
degli ispettori per il rilascio della certificazione CNT/CNS propedeutica all’
autorizzazione dell’attività di trapianto allogenico.
“Buongiorno e benvenuti! Sono il Dottor Modi. Ho visto gran parte del
percorso di crescita di questo Programma e ho condiviso con il Direttore
Sanitario parecchie sfide per il miglioramento. Tra queste rientra l’inizio
dell’attività trapiantologica in ambito allogenico. Mi auguro che durante la
verifica possa emergere il lavoro che è stato fatto in questo centro da
tutto il nostro team”. Lascio la parola alla Dottoressa Rossi, team leader
del gruppo di verifica.
La Dottoressa Rossi: “Grazie direttore! Desidero presentare il Dottor
Verdi, che si occuperà della verifica ai requisiti di qualità e sicurezza
secondo quanto stabilito dalla normativa vigente e la Dottoressa Arancio,
ispettore per la Unità di processazione, il Dottor Viola ispettore dell’unità
di raccolta Peripheral Blood (PB). Personalmente, oltre alla supervisione
di tutto il processo di ispezione, mi occuperò della verifica all’Unità Clinica
e Raccolta Midollo”.
La verifica inizia con la valutazione dei requisiti organizzativi minimi
dell’Unita Clinica previsti per l’effettuazione della nuova attività di
trapianto allogenico. La Dottoressa Rossi prende in esame
l’organigramma e rivolgendosi al responsabile Dr. Turi, le chiede: “In
questo organigramma non è riportata la figura del search coordinator per
l’attività di ricerca del donatore unrelated. Sono stati Identificati e
interpretati i nuovi requisiti organizzativi dell’Unità clinica applicabili a
questa situazione e a quali linee guida avete fatto riferimento?”.
La Dott.ssa Rossi procede con la valutazione dell’Unità di raccolta BM e
rivolgendosi alla Responsabile: “Nell’ultimo anno è stata eseguita solo
una procedura di raccolta di sangue midollare. Quali sono gli indicatori
che vengono monitorati per tenere sotto controllo il processo e a quali
requisiti avete fatto riferimento?”.
Contemporaneamente, il Dottor Viola, nella fase di verifica dei nuovi
requisiti e delle linee guida di accreditamento per l’Unità di raccolta
Peripheral Blood PB, si rivolge alla Dr.ssa Porre: “Quante procedure di
staminoaferesi sono state eseguite nell’ultimo anno e quali sono gli
indicatori tenuti sotto controllo per il monitoraggio dei requisiti di
risultato e di processo?”.
Durante l’ispezione dell’Unità di Processazione, la Dottoressa Arancio si
rivolge alla responsabile: “Dottoressa stavo verificando la lista dei
reagenti che sono utilizzati nella criopreservazione del prodotto cellulare.
Questo è il lotto del dimetilsolfossido (DMSO) attualmente in uso? Vedo
che si tratta di un prodotto non approvato per uso clinico. Vorrei che
identificasse i nuovi requisiti dell’Unità di processazione di un Programma
Trapianti relativi a questa situazione.”
Parallelamente la verifica procede con la valutazione del sistema qualità
del Programma Trapianti, Il Dott. Verdi, rivolgendosi al Dr. Modi: “Dovrò
verificare che siano state identificate e interpretate correttamente le
normative che impattano sulla qualità e sicurezza al fine di tutelare la
salute del donatore, ricevente e prodotto cellulare. Per questo motivo le
chiederò di visionare la documentazione che avete prodotto con
particolare attenzione alla selezione del donatore”.
La verifica continua per tutta la giornata e al termine gli ispettori riuniti si
confrontano sulle non conformità osservate in ciascuna delle Unità. La
team leader, rivolta al direttore del Programma, lo informa sui prossimi
passaggi: “In accordo con i colleghi, le comunico che abbiamo preso atto
di tutto il lavoro fatto per l’adeguamento del vostro Programma ai
requisiti richiesti. Vi indicheremo nella relazione le non conformità da
correggere per raggiungere la certificazione CNT/CNS”
Corso FAD La normativa applicabile ai programmi
Domande
Seconde te:
1. Quali sono le normative di riferimento che impattano sulla qualità e
sicurezza per la selezione del donatore?
2. Quali sono i requisiti che un programma trapianti deve possedere
per la gestione dei donatori da registro?
3. Quali sono i requisiti di attività, risultato e di processo da tenere
sotto controllo secondo il nuovo ARS dell’Unità di raccolta di sangue
periferico (PB)?
4. Quali sono i requisiti di attività, risultato e di processo da tenere
sotto controllo secondo il nuovo ARS dell’Unità di sangue midollare
(BM)?
5. Come vengono interpretati i nuovi requisiti dell’Unità di
processazione nel caso di utilizzo di prodotti non approvati per uso
clinico?
Obiettivi Specifici
1. Identificare e interpretare correttamente le normative di
riferimento che impattano sulla qualità e sicurezza dei Programmi
Trapianto CSE
2. Identificare e interpretare correttamente i nuovi requisiti minimi
organizzativi, strutturali e tecnologici dell’Unità Clinica di un
Programma Trapianti
3. Identificare e interpretare correttamente i nuovi requisiti minimi
organizzativi, strutturali e tecnologici dell’Unità di raccolta di PB
(peripheral blood) di un Programma Trapianti
4. Identificare e interpretare correttamente i nuovi requisiti minimi
organizzativi, strutturali e tecnologici dell’Unità di raccolta BM
(bone marrow) di un Programma Trapianti
5. Identificare e interpretare correttamente i nuovi requisiti minimi
organizzativi, strutturali e tecnologici dell’Unità di Processazione di
un Programma Trapianti
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MATERIALE DI LETTURA
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Materiale Lettura A: L. Lombardini, A. Bosi, S. Grosz, D. Pamphilon, D. Fehily, M. Mareri, C. Carella, M. Pia Mariani, S. Pupella, G. Grazzini & AN Costa. Haematopoietic stem cell transplantation: a comparison between the accreditation process performed by competent authorities and JACIE in Italy. Vox Sanguinis (2013) 105, 174–176
Materiale Lettura B: D.Lgs. 25 gennaio 2010, n. 16 . Attuazione delle direttive 2006/17/CE e 2006/86/CE, che attuano la direttiva 2004/23/CE per quanto riguarda le prescrizioni tecniche per la donazione, l'approvvigionamento e il controllo di tessuti e cellule umani, nonché per quanto riguarda le prescrizioni in tema di rintracciabilità, la notifica di reazioni ed eventi avversi gravi e determinate prescrizioni tecniche per la codifica, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umani. Pubblicato nella Gazz. Uff. 18 febbraio 2010, n. 40
Materiale Lettura C: Raccolta, Conservazione ed etichettatura di Cellule Staminali Emopoietiche e di Linfociti. Allegato XI. Supplemento ordinario n. 69 alla Gazzetta Ufficiale 28-12-2015
Materiale Lettura D: Accordo, ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul documento recante "Revisione dell'Accordo Stato Regioni 10 luglio 2003 (Rep. Atti 1770ICSR), in attuazione dell'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 191, per la definizione dei requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici e delle linee guida di accreditamento delle strutture afferenti al programma di trapianto di cellule staminali emopoietiche (csE)". Rep. Atti N. 49/CSR del 5 maggio 2021
Materiale Lettura E: Elementi per le attività di validazione nell'Unità di Processazione afferente ad un Programma Trapianti CSE. Febbraio, 2021
Materiale Lettura F: Elementi per le attività di validazione della procedura di raccolta delle cellule staminali emopoietiche da sangue midollare. Gennaio 2021
Ultime modifiche: lunedì, 13 dicembre 2021, 12:40
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