Passa ai contenuti principali

Come si ascolta il dolore? - Emmanuele Riosa 2/3

Introduzione
continuiamo il nostro percorso insieme e continuiamo ad invitarvi ad inviare le domande che nascono da quanto pubblichiamo a: infermieri.pn@gmail.com
Un percorso con alcuni professionisti che ci aiuteranno a conoscere meglio questo argomento. Tutti gli articoli sull'argomento:
Emmanuele Riosa
Per essere sempre aggiornato sulle nostre attività:

Clicca "mi piace" sulla nostra pagina FB:
https://www.facebook.com/InfermieriPordenone
iscriviti al nostro gruppo FB principale:
La Domanda nasce spontanea, come si ascolta il dolore?

Il dolore impedisce di fare qualcosa, di fare un certo tipo di movimento. Emerge quindi che quel determinato programma motorio, deve avere qualche connotazione negativa. Se ho mal di schiena nel raccogliere qualcosa per terra, ad esempio il portafoglio, ci deve essere un qualche problema nel raccogliere quel qualcosa da terra.

Analizziamo quindi cosa può essere:

  • Un movimento viene eseguito per raggiungere un obiettivo, di qualunque tipo.Può essere il fine ultimo del movimento il problema? 
    • Certo che no, se mi cade il portafoglio, devo raccoglierlo!
E se non fosse il cosa faccio, ma il come lo faccio?

In situazioni. fisiologiche è la funzione che plasma la struttura, se devo spostare un peso molte volte al giorno (funzione), i miei muscoli si ingrandiranno (struttura): La funzione dunque plasma la struttura.


Nel nostro caso invece:

La struttura (schiena) non permette più lo svolgimento di una funzione (raccogliere il portafoglio)… ed è un grossissimo problema! Quando la struttura deforma la funzione… nasce il dolore. Da quali strutture è composto il corpo umano? Vasi sanguigni, muscoli, nervi, ossa, tendini, pelle, visceri… Quali tra questi è il responsabile del mio dolore? Quella struttura che all’interno del movimento non fa bene il proprio dovere…
E come fa una struttura a far bene il proprio dovere all’interno di un movimento?

Si deve muovere secondo dei tempi prestabiliti (timing), o prima o dopo di una altra struttura. Un saltatore per arrivare a superare l’asticella deve far si che il movimento delle braccia sia sincrono con il movimento delle gambe. Si deve muovere per distanze prestabilite, quando non riesce a fare i millimetri che deve si muove poco…se devo raggiungere la mensola posta sopra la mia testa devo stendere completamente il gomito altrimenti dovrò compensare alzandomi sulla punta dei piedi.


E cosa succede se si muove poco?


Per permettere il raggiungimento dell’obiettivo finale del movimento, qualche altra struttura si deve muovere di più…Se il mio ginocchio (struttura) è bloccato a causa di un trauma, nel momento in cui dovrò raccogliere il portafoglio (obiettivo) dovrò flettere maggiormente un’altra parte del corpo, magari la schiena (funzione cambiata). Tale parte dovrà quindi lavorare di più.


A che prezzo? Spende più energia di quel che deve in condizioni naturali.

E se spende più energia vuol dire che genera più lavoro, dato che le nostre strutture sono biologicamente attive, esse lavorano ma si usurano e devono essere ripristinate con turnover cellulari. Quindi se lavora di più, avrà bisogno di recuperare di più… ma non può perché deve continuare a lavorare per chi non riesce! Le strutture non bloccate cominciano a degenerare, invecchiare, diventando inefficaci nel garantire la funzione e l’integrità strutturale. I recettori che monitorano le strutture, avvisano il SNC dell’impossibilità nel mantenere l’integrità strutturale, quest’ultimo reagisce inviando l’unica informazione in grado di bloccare tutto, il dolore.



Il punto del nostro corpo che si era sobbarcato tutto il lavoro, alza bandiera bianca…



A poco a poco quel punto, bloccato dal dolore, rimarrà bloccato per antalgismo… e si farà richiesta ad un altro punto di maggior movimento ricominciando il ciclo! Ecco perché è estremamente raro incontrare dolori muscolo articolari molto forti per lunghissimi periodi di tempo. Il corpo guarisce, secondo i criteri che abbiamo appena visto, bloccando zone traumatizzate e muovendo altre.


Per migliorare la situazione, cosa devo fare? Continuare a guardare chi sgobba ed è sfinito o devo cominciare a far lavorare chi è fermo???


La risposta è ovvia...

Emmanuele Riosa
Dott. in Scienze Motorie
Tecnico Posturale
Direttore centro postura:
Postural Chinesio

Commenti

Post popolari in questo blog

Progetti di cura e di vita nella comunità: il Budget di Salute

 In regione si parla di Budget di Salute Si è appena concluso presso la Sala Congressi della Regione un Meeting in cui si è discusso degli elementi qualificanti della metodologia Budget di Salute (BdS). Nel viaggio di ritorno alcuni dei partecipanti, la Dr. Filippelli psichiatra, la Dott.ssa Rossi assistente sociale del comune, la Dott.ssa Bianchi, responsabile dell’Ufficio di Piano, il Dott. Maini direttore amministrativo delle ASL e l’infermiera Verdini, discutono sui temi che sono stati affrontati. La Dr. Filippelli: “Gli interventi dei relatori del meeting mi hanno chiarito molto bene l’attuale metodologia da seguire per andare ad implementare questo strumento nella salute mentale di comunità. Che ne pensate?”. Risponde la Dott.ssa Rossi: “Si sono stati davvero efficaci anche nelle loro presentazioni sul come definire i Progetti Terapeutico Riabilitativi Individualizzati (PTRI) sostenuti dal Budget di Salute”. La Dott.ssa Bianchi: “Sono d’accordo. Peraltro in questo processo cr...

La normativa applicabile ai programmi trapianto di cellule staminali emopoietiche MATERIALI DI SUPPORTO

  Introduzione Il trapianto di cellule staminali emopoietiche è un trattamento terapeutico che prevede l’infusione di cellule staminali emopoietiche prelevate da un donatore/paziente. Rappresenta una terapia salvavita consolidata e di grande successo per la cura di numerose e gravi malattie del sangue. In Europa e in Italia vengono effettuate migliaia di procedure di trapianto ogni anno. I centri trapianto sono regolati da una normativa nazionale sulle modalità di reperimento, trattamento, conservazione e donazione delle cellule staminali emopoietiche e sul loro utilizzo a scopo terapeutico o di trapianto. I programmi trapianto sono periodicamente verificati dalle autorità competenti allo scopo di verificare la corrispondenza ai requisiti di qualità e sicurezza delle attività svolte. Si rende necessario dunque formare il personale che lavora all’interno di un programma trapianto e quello coinvolto nel percorso ispettivo dei programmi trapianto CSE con lo scopo di identificare ed in...

L'università si preoccupa dell'occupazione infermieristica!

Aggiornamento del 18 febbraio 2014:  Si è conclusa la rilevazione dello studio presentato in questo post, al seguente link: i risultati preliminari dello studio Gentili Colleghe e Colleghi che ci seguite, è cara a questo blog la tematica dell'occupazione degli infermieri ed abbiamo già parlato di questo in diversi post, (altri link vi allego alla fine). In particolare si erano già intersecati i temi della ricerca scientifica e dell'occupazione nel post  Un caffé con...Marco Tomietto . Proprio con lui ci eravamo lasciati con la promessa di risentirci sul tema ed ecco l'occasione. Oggi una collega ci ha chiesto aiuto nel diffondere un questionario veramente importante, mi fermo qui e lascio spazio alle parole della collega che "mettendoci la faccia" ci spiega il progetto in atto. Ho fatto il questionario ho impiegato 4minuti e 29 secondi, ci chiede un piccolo sforzo per avere dati utili per tutti, ecco il link al questionario: Occupy Nurses!   A se...