Passa ai contenuti principali

Una rilevazione che fa crescere. Cristiano Gianotto sul PPS

Ora abbiamo l'opportunità di ascoltare la viva voce dei colleghi coinvolti. Non aggiungo altro e lascio subito la parola a: Cristiano Giannotto – Infermiere casa di Cura San Giorgio Pordenone
Per essere sempre aggiornato sulle nostre attività:

Clicca "mi piace" sulla nostra pagina FB:
https://www.facebook.com/InfermieriPordenone
iscriviti al nostro gruppo FB principale:

La casa di Cura San Giorgio di Pordenone ha preso parte anche nel 2013, dopo la prima esperienza del 2011, all’indagine di prevalenza europea denominata PPS (Point Prevalence Survey) sulle infezioni correlate all’assistenza e sull’uso degli antibiotici.
Il gruppo dei rilevatori che ha eseguito il primo studio due anni fa, composto da sei persone, un medico e cinque infermieri [1], è stato confermato anche per questa seconda rilevazione, effettuata nell’ottobre 2013.
Quando nel settembre del 2011 l’azienda ci chiese di partecipare allo studio e ci inviò al primo corso di formazione a Palmanova nel settembre del 2011, eravamo al tempo stesso incuriositi ed entusiasti ma anche un po’ preoccupati per ciò che saremmo andati a fare. Il nuovo compito ci appariva al quanto delicato e tendenzialmente complesso. Anche dopo il corso di formazione i dubbi non mancavano.
Dopo aver partecipato per due volte allo studio possiamo ora affermare che il punto di forza è stato, per così dire, il gioco di squadra. Abbiamo infatti sperimentato che, ai fini di una buona riuscita della rilevazione, è stata determinante l’intesa creatasi all’interno del gruppo di noi collaboratori in merito alla discussione, al confronto e  all’analisi dei vari casi clinici presi in esame.
Altro aspetto importante ed essenziale per la rilevazione è stato l’apporto e la collaborazione del personale in servizio nelle unità operative interessate, tanto quello medico quanto quello infermieristico, rivelatisi fondamentali per una raccolta dati che chiara, corretta, pertinente e tempestiva.
Ora come ora ci sentiamo di dire che il lavoro svolto ci è servito per crescere come professionisti e come colleghi. Il tema delle infezioni ospedaliere, che spesso viene percepito come noioso, o quanto meno, per così dire, non appassiona tutti, è invece di estrema importanza. La loro identificazione e la conoscenza della loro distribuzione sono fondamentali per la loro prevenzione e dunque, per l’erogazione di un’assistenza caratterizzata da pratiche di qualità.
L’esame dei casi oggetto della rilevazione, sia tramite l’attenta consultazione della documentazione clinica (medica e infermieristica) sia tramite l’osservazione diretta del paziente, ci ha permesso di gettare una lente d’ingrandimento sulle pratiche cliniche di cura e assistenziali, di ragionare su quanto fatto cercando di individuare motivazioni ed evidenze.
In questo senso, l’indagine, che non voleva esprimere giudizi sull’operato dei professionisti e sui processi di cura, ma doveva per l’appunto essere solamente una rilevazione (e tale è stata), ci ha però consentito di sviluppare uno sguardo critico, nel senso positivo del termine, sul nostro agire professionale (in termini di attività e di sapere) anche nel quadro dell’individuazione e della prevenzione degli errori e, quindi,  della gestione del rischio in sanità. Le discussioni sorte tra noi rilevatori, e tra rilevatori e personale in servizio, è stato un bell’esempio di interscambio professionale, cosa che non sempre avviene o per lo meno non in maniera  accurata così come la rilevazione richiedeva.
Ben vengano, dunque, progetti come questo. Consigliamo quindi ai colleghi di sperimentarsi in ciò, per mettersi in gioco e come tappa di crescita intra ed inter professionale.
Infermieri Pordenone
Cristiano Giannotto

[1] (Comuzzi Carla, infermiere - Favero Matilde, medico – Giannotto Cristiano, infermiere – La Diega Amedeo, infermiere – Marino Marcella, infermiere – Tassan Mangina Lorella, infermiere)

Commenti

Post popolari in questo blog

Progetti di cura e di vita nella comunità: il Budget di Salute

 In regione si parla di Budget di Salute Si è appena concluso presso la Sala Congressi della Regione un Meeting in cui si è discusso degli elementi qualificanti della metodologia Budget di Salute (BdS). Nel viaggio di ritorno alcuni dei partecipanti, la Dr. Filippelli psichiatra, la Dott.ssa Rossi assistente sociale del comune, la Dott.ssa Bianchi, responsabile dell’Ufficio di Piano, il Dott. Maini direttore amministrativo delle ASL e l’infermiera Verdini, discutono sui temi che sono stati affrontati. La Dr. Filippelli: “Gli interventi dei relatori del meeting mi hanno chiarito molto bene l’attuale metodologia da seguire per andare ad implementare questo strumento nella salute mentale di comunità. Che ne pensate?”. Risponde la Dott.ssa Rossi: “Si sono stati davvero efficaci anche nelle loro presentazioni sul come definire i Progetti Terapeutico Riabilitativi Individualizzati (PTRI) sostenuti dal Budget di Salute”. La Dott.ssa Bianchi: “Sono d’accordo. Peraltro in questo processo cr...

La normativa applicabile ai programmi trapianto di cellule staminali emopoietiche MATERIALI DI SUPPORTO

  Introduzione Il trapianto di cellule staminali emopoietiche è un trattamento terapeutico che prevede l’infusione di cellule staminali emopoietiche prelevate da un donatore/paziente. Rappresenta una terapia salvavita consolidata e di grande successo per la cura di numerose e gravi malattie del sangue. In Europa e in Italia vengono effettuate migliaia di procedure di trapianto ogni anno. I centri trapianto sono regolati da una normativa nazionale sulle modalità di reperimento, trattamento, conservazione e donazione delle cellule staminali emopoietiche e sul loro utilizzo a scopo terapeutico o di trapianto. I programmi trapianto sono periodicamente verificati dalle autorità competenti allo scopo di verificare la corrispondenza ai requisiti di qualità e sicurezza delle attività svolte. Si rende necessario dunque formare il personale che lavora all’interno di un programma trapianto e quello coinvolto nel percorso ispettivo dei programmi trapianto CSE con lo scopo di identificare ed in...

L'università si preoccupa dell'occupazione infermieristica!

Aggiornamento del 18 febbraio 2014:  Si è conclusa la rilevazione dello studio presentato in questo post, al seguente link: i risultati preliminari dello studio Gentili Colleghe e Colleghi che ci seguite, è cara a questo blog la tematica dell'occupazione degli infermieri ed abbiamo già parlato di questo in diversi post, (altri link vi allego alla fine). In particolare si erano già intersecati i temi della ricerca scientifica e dell'occupazione nel post  Un caffé con...Marco Tomietto . Proprio con lui ci eravamo lasciati con la promessa di risentirci sul tema ed ecco l'occasione. Oggi una collega ci ha chiesto aiuto nel diffondere un questionario veramente importante, mi fermo qui e lascio spazio alle parole della collega che "mettendoci la faccia" ci spiega il progetto in atto. Ho fatto il questionario ho impiegato 4minuti e 29 secondi, ci chiede un piccolo sforzo per avere dati utili per tutti, ecco il link al questionario: Occupy Nurses!   A se...