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Wuond che??? Ce ne parla Stefania

Carissime e Carissimi tutti che ci seguite,
a breve si terrà l'VIII congresso di AISLEC, (qui il link all'articolo della FNC IPASVI: Dal 12 al 14 giugno, l'ottavo Congresso Aislec) un'interessante iniziativa che coinvolge tutti i professionisti della sanità e non solo.
Fortunatamente anche nella nostra provincia esistono infermieri esperti nella cura delle lesioni cutanee, così abbiamo chiesto ad una di loro, la collega +Stefania Bottos , di portarci le sue impressioni a caldo poco prima della partenza...eccole per Voi. 
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Ciao sono Stefania Bottos,
infermiera esperta in Lesioni Cutanee (Wound Care).
In occasione della mia imminente partecipazione al VIII Congresso Nazionale AISLeC (Associazione Infermieristica per lo studio delle lesioni cutanee) voglio parlarvi di questo PROBLEMA.
Consideriamo il fatto che in seguito all'invecchiamento della popolazione italiana (più di 12 milioni di persone con più di 65 anni, e quasi 4 milioni con più di 85 anni. Fonte: ISTAT 2011), è prevedibile che l’incidenza delle lesioni croniche aumenti in modo significativo, così come la frequenza delle cosiddette ferite “complesse” o “difficili”.
Fornire assistenza ad un paziente con una lesione cronica e/o una ferita “difficile” costituisce una sfida impegnativa, posto che questo genere di lesioni richiede “competenze, conoscenze ed un’attitudine dei professionisti della salute, al fine di intraprendere idonee strategie terapeutiche secondo tempistiche e modalità efficaci, anche dal punto di vista economico” (EWMA, 2008).
Con in mente questi aspetti mi accingo a preparare la valigia ed andare a Milano per dialogare e confrontarmi con miei pari (l’associazione è multidisciplinare dal 1998 ed attualmente tra i soci oltre agli infermieri aderiscono anche medici, farmacisti, podologi, fisiatri, terapisti della riabilitazione, operatori di supporto e liberi cittadini che sono interessati alle problematiche inerenti il wound care), dare visibilità all'operato della mia Azienda, scambiare opinioni e confrontarmi con tutti coloro che lavorano in prima linea sulla gestione del problema "lesioni cutanee".
Mi aspetto di “portare a casa” rispetto alla cura delle lesioni: spunti interessanti per facilitare l’applicazione di “best practice” in tutti i settori sanitari per una gestione delle lesioni più efficiente ed efficace, ridurre la  frammentazione all'interno del nostro SSN nelle modalità con cui gli interventi sono erogati (in termini di organizzazione, servizi, rimborsabilità ecc).
Al mio ritorno vorrei condividere con tutti voi le emozioni che mi sarò portata a casa!!


In attesa di incontrarci presto ….

Grazie Stefania del tuo contributo ed aspettiamo al tuo ritorno, dopo aver riordinato le idee, una sintesi di quanto hai vissuto in quest'esperienza.

Qui l'intervista fatta al suo ritorno: Il ritorno di: wuond che??? Ce ne ri-parla stefania

Buona assistenza a tutti

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